L'asparago Violetto di Albenga, coltura antichissima e ormai abbandonata da molti agricoltori per limitate capacità produttive.
Colore unico al mondo, il violetto possiede 40 cromosomi a differenza del classico asparago, e per questo motivo non può incrociarsi con altre varietà, cioè non può “imbastardirsi”.
Morbido e burroso, per niente aggressivo, ha un sapore delicato e può essere consumato al 100% senza scarto alcuno.
È un asparago tenero, che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di cottura. Si abbina particolarmente al pesce
Grazie alla sua unicità, da oltre 15 anni è diventato Presidio Slow Food.
Origine: Italia - Albenga (SV)
Selezionare il formato da 500g o 1Kg
Supplemento per l’imballaggio isotermico 2.00€
Quello dell’asparagicoltore è un lavoro di lunga attesa e pazienza. Solo dopo il quarto anno dalla semina si ha un raccolto vero e proprio.
In molti hanno anche provato a portarlo in altri Paesi, California, Nuova Zelanda e Australia, ma con scarsissimi risultati. Questo perché la Piana di Albenga possiede un profondo strato sabbioso e limoso, ma anche grazie al microclima e alla salinità del terreno (dovuta anche alla vicinanza del mare).
Presidio Slow Food
I presidi sono progetti di Slow Food che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali.
La varietà
L'asparago Violetto di Albenga è unico, poiché possiede 40 cromosomi certificati anziché i 20 in dotazione a tutte le altre varietà.
I suoi turioni si caratterizzano per le dimensioni medio-grandi e per il colore viola profondo, che sfuma gradatamente in bianco verso la base.
Al palato risulta morbido, burroso, scarso di fibrosita e dal sapore intenso. Si presta molteplici ricette, ma le più adatte sono quelle che ne possono esaltare la delicatezza.
Il territorio
I produttori del presidio coltivano l'asparago complessivamente in circa 0,6 ettari nei territori alluvionali della Piana di Albenga, in provincia di Savona.
Il terreno è costituito da un profondo strato sabbioso e limoso. Il clima è mite e ventilato grazie alla vicinanza del mare.
La coltivazione
I coltivatori dal presidio Slow Food selezionano e si autoproducono i semi da generazioni.
I rizomi, da cui originano i turioni, si impiantano da febbraio ad aprile su terreno precedentemente lavorato e fertilizzato con letame e/o concimi organici.
Si pratica l'irrigazione a pioggia o a goccia e la rimozione delle erbe infestanti è manuale
La raccolta
Gli asparagi si raccolgono manualmente a seconda dell'andamento climatico stagionale, a partire dal giorno di San Giuseppe (19 marzo) fino a San Giovanni Battista (24 giugno) . Prima della commercializzazione e del confezionamento sono cerniti, lavati e spazzolati
Qualche suggerimento per gustarlo al meglio.
- Crudo per assaporare in pieno le qualità: tagliare l'asparago a fettine sottili (solo la parte Viola) cospargerle con un pizzico di sale e lasciare qualche minuto macerare.
Quindi sciacquarli e condirli con olio extravergine d'oliva sale e una spruzzata di limone;
- Bollito o (ancora meglio a vapore) accompagnato da maionese vengono esaltate la finezza ed il sapore delicato del Violetto (determinante la cottura in piedi con acqua bassa - che copre solo la parte bianca - in maniera tale da cuocere a vapore viola);
- Passato in padella con burro e parmigiano;
- Gratinato al forno con prosciutto e formaggio;
- in padella con le uova (a piacimento);
spellata e tritata (solo la parte bianca dell'asparago) ottima per risotti e condimenti alla pasta.
E' importantissimo che vengano rispettati i tempi di cottura che devono essere sempre molto brevi per far sì che non si perda consistenza colore e profumo caratteristiche uniche di questo prodotto.
Esaurito
Az. Agr. Osvaldo Maffone
Az. Agr. Montano
Az. Agr. Uliveti del Maro
Esaurito
Az. Agr. Osvaldo Maffone
Az. Agr. Osvaldo Maffone